La storia e le storie
di Roberto Zaccagnini
Per una serie di circostanze fortunate, nel 2004 fu ritrovato il film Inferno, girato a Velletri nel 1911 dalla casa cinematografica Helios, e tratto dalla prima cantica della Divina Commedia. Si aggiungeva un importante tassello non solo nella nostra storia locale, ma anche nella storia del cinema muto italiano e mondiale. Erano infatti i cinefili di tutto il mondo che cercavano quella pellicola, di cui tanto si parlò alla sua uscita. Alle notizie derivanti dalla tradizione familiare dell’autore, si aggiungono le ricerche sulla stampa dell’epoca, e i risultati di un incontro avuto con una ricercatrice dell’Università di Toronto, che nel 1990 cercò a Velletri – allora, senza successo – quel film tanto famoso quanto introvabile.
Ma dopo l’Inferno, la Helios girò il Purgatorio in collaborazione con la Psiche Film di Albano, che poi produsse anche il Paradiso, a completamento di una trilogia che entusiasmò il pubblico e la critica in Europa e in America. Purtroppo il Purgatorio è ancora considerato perduto, mentre del Paradiso esiste uno spezzone conservato a Londra, ma di essi si può parlare con una certa cognizione, sfogliando le recensioni uscite sulla stampa specializzata internazionale. Al di là delle gratificanti recensioni, che arrivarono a considerare il Paradiso un’opera d’arte, ci lusinga l’opinione dei moderni storici del cinema che considerano questa terza parte come l’esordio del movimento Futurista nell’arte cinematografica.
Ma il volumetto s’interessa soprattutto della furiosa lite giudiziaria tra la Helios di Velletri e una casa cinematografica milanese, cui seguirono sequestri e contravvenzioni in tutta Italia. E ancora, il giallo di una scena dell’Inferno che non finì su pellicola, a causa di un intervento della questura sullo stesso set, quando fu trascinata via una donnaccia nuda che sedeva tra i dannati.
Due film della Helios, l’Inferno e Le Paludi Pontine – questo, girato nel 1909 – sono allegati al libretto, che presenta la storia di un’altra casa cinematografica operante a Velletri negli stessi anni: La Volsca Film. E anche questa storia si tinge di giallo, a causa delle ragioni che portarono la società al fallimento. C’è di mezzo la prima guerra mondiale, poi la rivoluzione sovietica che rese inesigibili i crediti vantati nei confronti del mercato russo, ma anche una storiaccia tutta locale: una bancarotta, più o meno fraudolenta, alla quale accenna il musicista Leoncavallo nel suo epistolario privato: appena un indizio, che trova conforto nei ricordi familiari di un anziano, ma che assume contorni diversi allorché, sempre in circostanze fortunate, emergono i ricordi familiari dei discendenti del presidente della Volsca, un incolpevole insegnante della Scuola Tecnica, costretto a riparare in Africa per non venire travolto dal collasso finanziario.
INDICE
Come nacque a Velletri la parola “cinema” // La “Helios Film” // La filmografia della Helios // L’annunciato Inferno milanese // La collera dei milanesi // I due Inferno // Il Purgatorio e il Paradiso // Il ritrovamento e il restauro de L’Inferno // Il set de L’Inferno // Gli interpreti de L’Inferno // Il mistero delle scene censurate // I cineasti all’Osteria del Matematico // La “Volsca Films” // Il Teatro Comunale // La filmografia della Volsca // La fine della Volsca Films.
Allegati 2 dvd video
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